L’elemento caratterizzante del carnevale di Regalbuto, oltre che le feste di piazza del Sabato Sera, risiede nelle danze tradizionali, assai fantasiose e divertenti, che affondano radici nelle cosiddette contradanze, esibizioni regalbutesi che ininterrottamente dall’inizio del Novecento hanno animato il carnevale cittadino.
Le contradanze sono interessanti balli di coppia in costume;
Le coppie che vi prendono parte sono 12, ed indossano costumi di grande bellezza, ricamati con tessuti di un certo valore. La Contradanza si compone di figure fisse costantemente ripetute e tramandate negli anni. Pur mantenendo la tradizione nelle figure coreografiche, i maestri danzatori si sfidano alla ricerca di nuove figure innovative e spettacolari.
La contradanza, che troviamo come tradizione di Carnevale, solo nel paese di Regalbuto, trae origine dai vecchi balli padronali dei baroni che tradotti nella cultura popolare si tramandano in questi momenti di festa per la bontà del raccolto. Una tradizione unica e da non perdere. Se dai primi del Novecento il costume era contorno del ballo, oggi assume una grande importanza poiché risulta essere una forma di spettacolo data la preziosità della fattura.
Dopo un periodo di assenza dei primi anni duemila, dal 2011 la contraddanza di Regalbuto, ogni anno ininterrottamente è stata partecipe con Adulti e Bambini. Uno spettacolo che ha aiutato a crescere e far ridere il piacere del Carnevale di Regalbuto. Dodici coppie, a volte anche di sole donne hanno dato spettacolo di tradizione all’inizio della sfilata per tutti i tre giorni di sfilata previsti dal calendario.
Carnevale di Regalbuto, uno spettacolo da non perdere.
Le “Quadriglie Regalbutesi” esibiscono balli combinati con elementi della “contradanza siciliana”. La musica viene eseguita da un “marranzano” (strumento tipico della Sicilia, che sembra battere il ritmo del canto delle cicale) e dal “fischietto” dei pastori (che annoda ritornelli che incitano alla gioia e all’allegria). Le coppie con armonia, creano figure con riverenze e sfilamenti, trasformando la gestualità, tipica del mondo contadino, in arte della composizione del ballo, mettendo in evidenza la maestria dell’esecuzione del gruppo, per mezzo di segni espressivi. La quadriglia regalbutese esegue una contradanza comandata, tipica del luogo, un tempo eseguita quale rito di ringraziamento dopo il raccolto delle messi. Venne importata in Sicilia e in tutto il meridione dai Normanni-Svevi, come ballo eseguito con passo cadenzato francese, sotto il comando di un maestro-capo, libero d’improvvisare l’ordine di esecuzione e di fare eseguire ai partecipanti coreografie a piacimento, rendendo vivace il ballo attraverso lo scambio delle coppie. Questo ballo è il risultato dell’elaborazione originale, alla quale sono stati aggiunti elementi della “contradanza francese”.
[Regalbuto frammenti di un paese di Franco Santangelo]
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